Fragile, dura, pulita e pulibile. La ceramica è uno dei materiali più antichi e affascinanti, una pratica artigianale che ha attraversato i secoli abbracciando culture e tradizioni di tutto il mondo. È molto comune in oggetti di uso quotidiano ma anche in capolavori artistici, e – pochi lo sanno – è assai comune anche in edilizia.
È di questi usi che parleremo qui di seguito, valutando perché il materiale ceramico
Le origini della ceramica
Le radici della ceramica risalgono a tempi preistorici, quando le prime civiltà scoprirono la modellazione dell’argilla e la cottura a fuoco. Circa 10.000 anni fa, nell’antica Mesopotamia, in Cina e in altre regioni, le prime comunità umane crearono oggetti rudimentali come contenitori per cibo e acqua, che venivano poi cotti su fuochi rudimentali.
Con il passare del tempo le tecniche si sono affinate e le culture si sono evolute. Nell’antico Egitto la ceramica divenne un’arte sofisticata, con oggetti preziosi utilizzati nelle tombe reali e nei templi. Furono i greci e i romani a modificare la tecnologia produttiva introducendo il tornio, che permise una produzione più rapida e uniforme.
La ceramica nell’Estremo Oriente
La Cina è stata storicamente una delle più importanti regioni produttrici di ceramica. Durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), la ceramica cinese raggiunse un livello di raffinatezza che ci ha regalato dei reperti come il celebre “Sancai” (tre colori), noto per la sua palette di verde, giallo e marrone.
Tuttavia, fu durante la dinastia Song (960-1279 d.C.) che la ceramica cinese raggiunse il suo apice con lo sviluppo della porcellana, grazie anche all’esportazione massiccia consentita dalla via della Seta.
La rinascita della ceramica in Europa
Con l’avvento del Medioevo, la produzione di ceramica in Europa si sviluppò con il sostegno delle corporazioni artigiane e delle maestranze locali. Le diverse regioni svilupparono stili distinti e tecniche di smaltatura, come la maiolica in Italia e la ceramica di Talavera in Spagna (su quest’ultima è interessante notare che oggi è sineddoche per ”ceramica” in spagnolo).
Fu però durante il Rinascimento che la ceramica europea raggiunse un nuovo livello di raffinatezza. Nell’Italia del XVI secolo, gli artisti ceramisti di Faenza e Urbino crearono splendidi piatti e vasi, spesso decorati con scene mitologiche e disegni intricati. Inoltre, l’invenzione della stampa su ceramica rese possibile la riproduzione di immagini più dettagliate e complesse.
Nelle Americhe
Nel Nuovo Mondo, i nativi americani svilupparono indipendentemente le loro tradizioni ceramiche. Ne abbiamo esempi in alcune civiltà precolombiane come gli Aztechi e gli Inca, mentre nel nordamerica tra i nativi del Sudovest compare la “ceramica Anasazi.”
La colonizzazione europea portò l’introduzione di nuove tecniche e stili, mentre le popolazioni indigene continuarono a influenzare la produzione ceramica.
Con l’avvento dell’industrializzazione, la produzione ceramica divenne sempre più meccanizzata e di massa, con l’intento di soddisfare le esigenze commerciali. Tuttavia, nel XX secolo, alcuni artisti e artigiani iniziarono a rivisitare l’arte ceramica come forma espressiva individuale. Vanno menzionati ad esempio l’Art Nouveau e l’Art Deco, tra le cui fila dobbiamo ricordare Clarice Cliff e Bernard Leach.
Altri artisti contemporanei come Grayson Perry e Ai Weiwei hanno portato la ceramica a un nuovo livello di riconoscimento internazionale, esplorando temi sociali, politici e culturali attraverso questo antico mezzo.
L’uso della ceramica in edilizia
La ceramica è ampiamente utilizzata nell’edilizia e nell’architettura per diverse applicazioni grazie alle sue caratteristiche di durevolezza, resistenza all’usura, bassa richiesta di manutenzione nel tempo.
Abbiamo spesso pavimenti e rivestimenti di ceramica in edifici residenziali, commerciali, o come rivestimento di stazioni ferroviarie e metropolitane.
La ceramica è però anche comune nei rivestimenti di facciata o per la costruzione di tegole, mattoni in ceramica, isolanti termici.
I blocchi in ceramica sono anche utilizzati nella costruzione di pareti divisorie o come elementi di riempimento nei sistemi di costruzione a secco. Offrono un’elevata resistenza meccanica e termica, oltre ad avere buone proprietà di isolamento acustico.
Infine, va ricordato come in edilizia la sperimentazione sia continua, soprattutto sui materiali compositi (lo dimostrano i GFRP e i vari filoni di ricerca sulla fibra di carbonio, ma non solo). La ricerca e l’innovazione nel campo della ceramica stanno portando all’introduzione di nuovi materiali ceramici compositi, che offrono proprietà ancora più interessanti per l’edilizia e altre applicazioni industriali.