Come preparare un buon progetto edile

Torna alla ribalta in questi anni la figura del project manager. Complice l’incentivo dato dal PNRR alla valorizzazione di figure nel project management, il mondo accademico del comparto edilizio e ingegneristico iniziato a interessarsi di più all’argomento. Vi sono ovviamente in concomitanza altri fattori a determinare il successo di queste figure, come lo straordinario sviluppo in verticale e in orizzontale nei processi aziendali, la disponibilità di corsi di formazione business sempre più dettagliati e calati sulle singole necessità di business e di personale, ma grossomodo potremmo dire che il PNRR ha avuto uno degli impatti più immediati e tangibili. In ogni caso, cosa sappiamo oggi su come si costruisce un buon progetto edile? 

Ha provato a dare una risposta PIARC con una raccolta di casi di studio (17 casi) provenienti da 10 Paesi diversi che hanno partecipato a una task force, più un caso dedicato all’uso della piattaforma SOURCE nella preparazione di progetti di trasporto. 

La raccolta dati

La raccolta di casi studio operata da PIARC fa seguito a un primo resoconto del 2021, in cui venivano analizzati i processi in 10 Paesi diversi. L’obiettivo di questa raccolta è quello di fornire una serie di esempi tratti dalla vita reale. Ogni caso illustra le buone pratiche in atto in un Paese, con un focus su un particolare aspetto della preparazione del progetto.

L’aspetto che più può interessare agli addetti ai lavori è che vengono forniti dei brevi resoconti dettagliati, dotati di illustrazioni e immagini per rendere la lettura accessibile sia a chi deve prendere delle decisioni sia a chi si occupa della standardizzazione e impostazione dei processi dal punto di vista tecnico, a vari livelli (operatori della sicurezza, cantieristi, programmatori, ecc).

I casi di studio presentati riguardano progetti stradali reali, mentre altri si concentrano su aspetti chiave della preparazione del progetto, ad esempio, l’uso della tecnologia BIM, l’uso della piattaforma SOURCE, la sicurezza stradale, gli appalti, la gestione del materiale di scarto.

Un’analisi dettagliata ha permesso in primo luogo di ordinare i risultati ottenuti dai casi di studio in base a vari elementi comuni alla maggior parte di essi e, in secondo luogo, di identificare quelli che possono essere considerati come componenti chiave di una buona preparazione del progetto. Nel report si è cercato di considerare il fatto che esistono pochi casi studio relativi ai Paesi a basso e medio reddito (LMIC), il che potrebbe aver indotto a quello che nella ricerca accademico-scientifica viene chiamato un bias di rappresentazione.

Le caratteristiche generali di un buon progetto

Abbiamo riscontrato che un buon progetto dovrebbe affrontare tre aspetti principali, ovvero la gestione dei portatori d’interesse, la gestione del rischio e non da ultima la gestione della comunicazione. Sono altresì importanti gli accordi istituzionali, la gestione degli appalti e del procurement, le risorse umane e la gestione dei tempi.

Abbiamo già nominato la tecnologia BIM (Building Information Modeling), fondamentale per la gestione della sicurezza grazie a un ambiente di simulazione ad alto realismo. Una menzione speciale è riservata alla piattaforma SOURCE, estremamente interessante non solo per i Paesi in via di sviluppo, e che in Italia non è poi così conosciuta.

Qui è possibile trovare il report integrale, accessibile per chi si è precedentemente iscritto al sito PIARC. Il titolo del report è “Well prepared projects”.